Derry City F.C, la squadra che visse due volte

Dicembre 13, 2021

 

“Il Derry City F.C. e’ stato il fulcro della vita della comunità di Derry.. La storia del club si intreccia con quella della sua citta’… Ha visto la lotta, l’emarginazione, trasformarsi in rinnovamento e successo… nonostante tutti i suoi successi, il Derry City non sarebbe nulla senza la gente della citta’.”

Seconda città dell’Irlanda del nord, Derry (o Londonderry, a seconda che si aderisca alla comunità repubblicana o a quella lealista) è universalmente nota per uno dei fatti di sangue più terribili della seconda metà del secolo scorso nel Regno Unito, la Bloody sunday del 30 gennaio 1972, quando i paracadutisti di sua maestà aprirono il fuoco indiscriminatamente – e immotivatamente – su una manifestazione pacifica convocata per rivendicare uguaglianza di diritti per la discriminata minoranza della popolazione di religione cattolica e fede politica repubblicana. Al termine della giornata si contarono 14 vittime.

Il 30 gennaio segna l’inizio del periodo più turbolento dei Troubles, la guerra civile in Irlanda del nord, che si sarebbero arrestati, almeno dal punto di vista militare, solo un quarto di secolo dopo con gli accordi del venerdì santo dell’aprile del 1998. Quel periodo durissimo però segno anche una vittima sportiva, il Derry City Football Club, la squadra di calcio cittadina. Fondato nel 1928, il Derry City riuscì ad aggiudicarsi anche una lega nazionale nordirlandese, nel 1965, nonostante le difficoltà di ogni genere causate dall’essere la compagine del cuore della comunità repubblicana cittadina. Costretto a un certo punto a giocare tutte le gare in trasferta per problemi di ordine pubblico (tra l’altro nello stadio di una cittadina a maggioranza unionista), il club proprio nel 1972, a causa di una crisi finanziaria irrecuperabile, dovette ritirarsi dalle competizioni.

Una storia che però era solo interrotta, non terminata. Dodici anni più tardi, l’8 settembre 1985, grazie ad uno speciale lasciapassare della FIFA, il Derry City rinasceva dalle sue ceneri e veniva ammesso nella lega calcistica della repubblica irlandese, caso più unico che raro di una squadra di calcio che si trova a competere nel campionato di un’altra nazione. Un prodromo di quello che sarebbe avvenuto, molti anni dopo, in conseguenza del referendum sulla Brexit e delle nuove relazioni fra republica d’Irlanda e Irlanda del nord a seguito dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

All’epopea del Derry City F.C. è dedicata l’ultima fatica di Gianluca Cettineo, Derry City F.C. Calcio, repressione e rivolta (Urbone Publishing, pagine 308, euro 15). Autore anche di un altro libro dedicato al calcio nordirlandese (The Poppy & the Lily. Calcio ed etnia a Belfast.) Gianluca ci conduce in una lunga cavalcata attraverso la storia contemporanea dell’Irlanda del nord, utilizzando la prospettiva fornita dagli splendori e dalle miserie dei Candy stripes, i giocatori in biancorosso,  dall’esordio in Irish League nel 1928 fino ad oggi.

La presentazione di Derry City F.C. Calcio, repressione e rivolta, insieme a Gianluca Cettineo, andata in onda su radio onda rossa.

Comments are closed.